Quei sentieri dimenticati sulla sponda occidentale del lago di Como
Due giorni e 90 chilometri in bicicletta, un viaggio lento da Como a Chiavenna
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edit SuggerisciLa Via Regina è strada d’antichissima origine, via di comunicazione e di commerci, palcoscenico di eventi storici e luogo di passaggio: non solo di merci e persone, ma anche di tendenze culturali e artistiche. Percorrerla oggi in bicicletta consente al viaggiatore di scoprire scorci straordinari e incantevoli borghi, piccoli gioielli dalla storia tanto stratificata quanto affascinante.
Il viaggio ha inizio nella città di Como e nel primo tratto roccioso, a strapiombo sul lago, la strada si muove sinuosa tra scenari pittoreschi: è senza dubbio la zona più esclusiva, da sempre luogo di villeggiatura di nobili famiglie.
Addentrandosi di tanto in tanto nel reticolo di sentieri secondari - che collegavano villaggi e città - si prosegue verso nord e la vista si allarga, il percorso si fa dolce e la natura diventa protagonista.
È questo il preludio del tratto chiavennasco - dove le montagne diventano la quinta di un luogo calmo e ancora oggi rurale - che culmina infine con l'ingresso nell’incontaminata Valchiavenna.
E nel lungo peregrinare sarà sempre compagna una guida fedele e premurosa, l’acqua: dapprima quella scura e profonda del Lario, poi quieta e cristallina sul lago di Mezzola, infine canterina e fresca lungo il fiume Mera, attraverso una successione di scenari tanto diversi e multiformi che risulta impossibile annoiarsi.